domenica 21 settembre 2014

Recensione: “Un giorno” di David Nicholls
           


Titolo:
Un giorno
Titolo originale: One day
Autore: David Nicholls
Editore: Neri Pozza (Collana Bloom)
Pagine: 487
Prezzo: 18,00

Trama

È l'ultimo giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Ormai si sentono adulti e indipendenti, hanno davanti a loro l'intera vita, da afferrare a piene mani. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena laureati, il giorno successivo lasceranno l'università. Dopo una serata di grandi bevute sono finiti a baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora sono lì, l'uno accanto all'altra, nell'alba che lascia intravedere il loro futuro e le loro speranze. Quel giorno, il 15 luglio 1988, Dexter e Emma si dicono addio per la prima volta. Lui è destinato a una vita di viaggi, divertimenti, ricchezza. Emma non ha soldi, ha bisogno al più presto di un lavoro, e sogna di cambiare il mondo, ma quel che le riserva il futuro per il momento è un lavoro in un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra. Ma il 15 luglio rimarrà per loro una data speciale. Ovunque si trovino, in qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d’estate tornerà a brillare. Dove sarà Emma, cosa farà Dexter? Nel corso di venti anni, ogni anno, per un giorno, saranno di nuovo assieme.

Recensione


È da tanto che voglio scrivere questa recensione, ma, com’è mio solito, ho perso un bel po’ di tempo prima di decidermi a farlo. Questa mia lettura, difatti, risale a luglio. Nonostante però siano passati  mesi, ho ancora voglia di recensire questo romanzo. Credo proprio sia un buon segno! Questo libro mi è rimasto dentro, nella mente e nel cuore, mi ha regalato mille emozioni e l’ho davvero adorato dall’inizio alla fine (forse influenzata anche dallo stato d’animo del momento). Ma andiamo con ordine…

“Per me fu un giorno memorabile, perché mi cambiò molto. Ma in ogni vita succede lo stesso. Immaginiamo un giorno a scelta isolato dal contesto e pensiamo a come sarebbe stato differente il corso della vita. Fermati, lettore, e rifletti a lungo sulla lunga catena di vil metallo o oro, spine o fiori, che non ti avrebbe mai legato, se non fosse stato per la formazione di quel primo anello in quel giorno memorabile.”

Charles Dickens, “Grandi speranze”

 Questa citazione di Dickens apre la prima parte del romanzo, ovvero il periodo che va dal 1988 al 1992. Citazione più adatta come inizio di questo romanzo non poteva esistere! Perché il succo di tutta la storia risiede proprio in quel giorno, quello del loro primo incontro, in quel 15 luglio 1988. Perché è così importante questa data? Poiché Nicholls non sceglie di narrarci la vicenda dei due protagonisti giorno per giorno, ma decide di raccontare quel che accade il 15 luglio di ogni anno dal 1988, loro primo incontro, al 2007. Nonostante vengano narrate dettagliatamente solo le vicende di quel giorno di ogni anno, viene spiegato – esplicitamente o non – anche ciò che è stato vissuto dai personaggi durante l’anno precedente. Penso che questa trovata stilistica sia, oltre che originale, davvero geniale! In questo modo riesci a comprendere l’importanza di un giorno, a non dare tutto per scontato. Ti ritrovi a chiederti, proprio come Dickens, se sarebbe cambiato qualcosa, che cosa ti saresti perso, se non ci fosse stato quel giorno.

"E forse ora non è il momento giusto, chissà, sono convinta che devi andare in Cina o in India, dove ti pare, e ritrovare te stesso, e intanto io me la sfangherò qui, felice come un pasqua. Non voglio accompagnarti, non voglio una cartolina alla settimana, non voglio neanche avere il tuo numero di telefono. Non voglio sposarmi e avere figli da te. Abbiamo passato una bellissima notte assieme, tutto qui. E se in un futuro ad un party o che so io per caso c'incontreremo, ben venga. Faremo un chiacchierata come due vecchi amici. Non saremo imbarazzati perché mi hai palpato le tette, tutto filerà liscio come l'olio, e in ogni caso noi due non faremo una piega, giusto? Sarà soltanto una rimpatriata fra due... amici. Promesso?" (...) Lui le posò una mano leggera sulla nuca e nello stesso istante lei gli appoggiò una mano leggera sul fianco, e si baciarono lì per la strada in mezzo alla gente che correva a casa nella luce estiva, il bacio più dolce che mai avrebbero provato nella loro vita. Ecco dove inizia tutto. Tutto parte da qui, oggi. Em e Dex, Dex e Em".

Così comincia la storia di Emma e Dexter, o Em e Dex, che dir si voglia. Lui è il tipico ragazzo affascinante, ricco, un dongiovanni un po’ spaccone, che non sa ancora che fare del suo futuro. Emma è intelligente, con grandi ideali, sarcastica e vuole cambiare il mondo, o almeno “il pezzettino intorno a sé”, come dice lei stessa. Inizialmente ammetto di non aver preso tanto in simpatia i due personaggi, soprattutto lei che mi ha dato l’impressione della “so-tutto-io”. Continuando la lettura, tuttavia, ho imparato a conoscere i due protagonisti e ad amarli, ma soprattutto ad amare la loro storia. Non sono, infatti, i personaggi ad essere ciò che più conta del romanzo – nonostante siano ben caratterizzati e resi in qualche modo “vivi” dall’autore – ma è la loro storia, il loro rapporto, il loro maturare assieme. Non è Em o Dex che piace del romanzo, ma sono loro insieme che riescono a entrarti nel cuore. Da soli potrebbero risultare antipatici e stereotipati – non è il mio caso – però insieme sono perfetti, il loro è amore con la "A" maiuscola.
Quando si ritrovano, anche dopo una lunga separazione, quando litigano o scherzano, quando si raccontano i propri successi e fallimenti, capiscono di sentirsi bene, nel vero senso della parola. Si sentono migliori, pur rimanendo se stessi. E che cos’è l’amore se non stare accanto alla persona che ti rende migliore e che ti accetta per come sei? Quella per cui faresti di tutto e con la quale dopo anni non ti stanchi mai di parlare? Da brava romantica quale sono – anche se in profondità – credo, e Nicholls mi ha fatto credere, che l’amore sia questo.


Non potrete fare a meno di adorare la coppia “Em e Dex”. Non potrete non affezionarvici dopo aver visto il loro rapporto maturare pian piano, iniziare in modo “brusco”, diventare una sincera amicizia per poi finalmente sbocciare e diventare amore dichiarato (l’amore tra loro, o qualcosa di molto simile, infatti, c’è sempre stato).
Alla fine della lettura non volevo chiudere il libro, non volevo abbandonare la coppia che avevo visto crescere e a cui mi ero tanto affezionata. Il finale del libro mi ha lasciato con un alone di tristezza, per questo e per altri motivi, che ovviamente non vi svelerò.
Non vi ho dato alcun dettaglio sulla trama, lo so, ma l’ho fatto: in primis, per non spoilerarvi niente e, in secundis, perché non sono le vicende narrate la parte fondamentale di questo romanzo, ma sono le emozioni che esso fa vivere al lettore.

Il mio voto:
★★★★1/2


Quattro stelle e mezzo e non cinque, innanzitutto, perché sono un giudice severo (imparerete a conoscermi). Come ho ripetuto per tutta la recensione, questo libro mi ha regalato tanto, ma non riesco a dargli cinque stelle, perché c’è qualche minuscolo difetto. Inizialmente, infatti, i personaggi – come ho già detto – non mi entusiasmavano e la lettura procedeva a rilento, perché l’autore, secondo il mio modesto parere, si è dilungato più del necessario su alcuni particolari di non grande rilevanza. Ovviamente, però, lo consiglio a tutti, non solo ai romanticoni quindi! Perché non è niente di troppo sdolcinato e melenso, ma è semplice e vero.


Da questo romanzo, inoltre, è stato tratto un film. Vi consiglio di vederlo (dopo o prima di leggere il libro è uguale; io l’ho visto prima e ho comunque assolutamente apprezzato il romanzo). I protagonisti Dexter ed Emma, in più, sono interpretati da due bravissimi attori: Jim Sturgess e Anne Hathaway. Lei è una delle mie attrici preferite e lui ha qualcosa di così affascinante e genuino nella sua espressione e nel suo modo di recitare che ti porta a voler essere al posto della Hathaway.












Un’altra sorpresa per voi, l’ultima. Tranquilli non vi annoierò ancora per molto! Volevo solo consigliarvi alcune canzoni da ascoltare durante la lettura di “Un giorno”. Ho scelto le canzoni in base al significato del testo e alle affinità con la storia di Em e Dex, in base alla melodia e alle emozioni (simili a quelle che regala il romanzo) che essa rievoca e anche in base a quello che mi è capitato di ascoltare durante la mia lettura di questo libro.

I titoli che vi consiglio sono:


“I watched you die
I heard you cry every night in your sleep 
I was so young
You should have known
better than to lean on me
You never thought of anyone else
You just saw your pain
And now I cry in the middle of the night
For the same damn thing

Because of you
I never stray too far from the sidewalk
Because of you
I learned to play on the safe side so I don't get hurt
Because of you
I try my hardest just to forget everything
Because of you
I don't know how to let anyone else in
Because of you
I'm ashamed of my life
because it's empty
Because of you
I am afraid

Because of you
Because of you”


“Say something, I’m giving up on you
I’m sorry that I couldn’t get to you
Anywhere, I would’ve followed you
Say something, I’m giving up on you

And I will swallow my pride
You’re the one that I love
And I’m saying goodbye”




Cocludo qui (“finalmente!” starete pensando). Se la recensione vi è piaciuta o anche se non siete d’accordo con me, commentate, fatemi sapere cosa ne pensate del romanzo. Ci vediamo al prossimo post! :)



2 commenti:

  1. Giordana bravissima *-* . Io ho visto solo il film ma mi hai fatto venire voglia di leggere il libro! Mi è piaciuta troppo questa recensione..Brava! :)

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  2. Grazie, mi fa piacere che ti sia piaciuta (che gioco di parole ahah) Comunque leggilo, perché secondo me merita! :)

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