Recensione: “Un giorno” di David Nicholls
Titolo originale: One day
Autore: David Nicholls
Editore: Neri Pozza (Collana Bloom)
Pagine: 487
Prezzo: €
18,00
Trama
È l'ultimo
giorno di università, e per due ragazzi sta finendo un'epoca. Ormai si sentono
adulti e indipendenti, hanno davanti a loro l'intera vita, da afferrare a piene
mani. Emma e Dexter sono a letto insieme, nudi. Lui è alto, scuro di
carnagione, bello, ricco. Lei ha i capelli rossi, fa di tutto per vestirsi
male, adora le questioni di principio e i grandi ideali. Si sono appena
laureati, il giorno successivo lasceranno l'università. Dopo una serata di
grandi bevute sono finiti a baciarsi con passione, e poi tra le lenzuola. Ora
sono lì, l'uno accanto all'altra, nell'alba che lascia intravedere il loro
futuro e le loro speranze. Quel giorno, il 15 luglio 1988, Dexter e Emma si
dicono addio per la prima volta. Lui è destinato a una vita di viaggi,
divertimenti, ricchezza. Emma non ha soldi, ha bisogno al più presto di un
lavoro, e sogna di cambiare il mondo, ma quel che le riserva il futuro per il
momento è un lavoro in un ristorante messicano nei quartieri nord di Londra. Ma
il 15 luglio rimarrà per loro una data speciale. Ovunque si trovino, in
qualunque cosa siano occupati, la scintilla di quella notte d’estate tornerà a
brillare. Dove sarà Emma, cosa farà Dexter? Nel corso di venti anni, ogni anno,
per un giorno, saranno di nuovo assieme.
Recensione
È da tanto che
voglio scrivere questa recensione, ma, com’è mio solito, ho perso un bel po’ di
tempo prima di decidermi a farlo. Questa mia lettura, difatti, risale a luglio.
Nonostante però siano passati mesi, ho
ancora voglia di recensire questo romanzo. Credo proprio sia un buon segno!
Questo libro mi è rimasto dentro, nella mente e nel cuore, mi ha regalato mille
emozioni e l’ho davvero adorato dall’inizio alla fine (forse influenzata anche
dallo stato d’animo del momento). Ma andiamo con ordine…
“Per me fu un giorno memorabile,
perché mi cambiò molto. Ma in ogni vita succede lo stesso. Immaginiamo un
giorno a scelta isolato dal contesto e pensiamo a come sarebbe stato differente
il corso della vita. Fermati, lettore, e rifletti a lungo sulla lunga catena di
vil metallo o oro, spine o fiori, che non ti avrebbe mai legato, se non fosse
stato per la formazione di quel primo anello in quel giorno memorabile.”
Charles Dickens, “Grandi speranze”
"E forse ora non è il momento
giusto, chissà, sono convinta che devi andare in Cina o in India, dove ti pare,
e ritrovare te stesso, e intanto io me la sfangherò qui, felice come un pasqua.
Non voglio accompagnarti, non voglio una cartolina alla settimana, non voglio
neanche avere il tuo numero di telefono. Non voglio sposarmi e avere figli da
te. Abbiamo passato una bellissima notte assieme, tutto qui. E se in un futuro
ad un party o che so io per caso c'incontreremo, ben venga. Faremo un
chiacchierata come due vecchi amici. Non saremo imbarazzati perché mi hai
palpato le tette, tutto filerà liscio come l'olio, e in ogni caso noi due non
faremo una piega, giusto? Sarà soltanto una rimpatriata fra due... amici.
Promesso?" (...) Lui le posò una mano leggera sulla nuca e nello stesso
istante lei gli appoggiò una mano leggera sul fianco, e si baciarono lì per la
strada in mezzo alla gente che correva a casa nella luce estiva, il bacio più
dolce che mai avrebbero provato nella loro vita. Ecco dove inizia tutto. Tutto
parte da qui, oggi. Em e Dex, Dex e Em".
Così
comincia la storia di Emma e Dexter, o Em
e Dex, che dir si voglia. Lui è il tipico ragazzo affascinante, ricco, un dongiovanni
un po’ spaccone, che non sa ancora che fare del suo futuro. Emma è intelligente,
con grandi ideali, sarcastica e vuole cambiare il mondo, o almeno “il pezzettino intorno a sé”, come dice
lei stessa. Inizialmente ammetto di non aver preso tanto in simpatia i due
personaggi, soprattutto lei che mi ha dato l’impressione della “so-tutto-io”.
Continuando la lettura, tuttavia, ho imparato a conoscere i due protagonisti e
ad amarli, ma soprattutto ad amare la loro
storia. Non sono, infatti, i personaggi ad essere ciò che più conta del
romanzo – nonostante siano ben caratterizzati e resi in qualche modo “vivi”
dall’autore – ma è la loro storia, il loro rapporto, il loro maturare assieme. Non è Em o Dex che
piace del romanzo, ma sono loro insieme che riescono a entrarti nel cuore. Da
soli potrebbero risultare antipatici e stereotipati – non è il mio caso – però insieme
sono perfetti, il loro è amore con la "A" maiuscola.
Quando si
ritrovano, anche dopo una lunga separazione, quando litigano o scherzano,
quando si raccontano i propri successi e fallimenti, capiscono di sentirsi bene,
nel vero senso della parola. Si sentono migliori, pur rimanendo se stessi. E
che cos’è l’amore se non stare accanto alla persona che ti rende migliore e che
ti accetta per come sei? Quella per cui faresti di tutto e con la quale dopo
anni non ti stanchi mai di parlare? Da brava romantica quale sono – anche se in
profondità – credo, e Nicholls mi ha fatto credere, che l’amore sia questo.
Non potrete
fare a meno di adorare la coppia “Em e
Dex”. Non potrete non affezionarvici dopo aver visto il loro rapporto
maturare pian piano, iniziare in modo “brusco”, diventare una sincera amicizia
per poi finalmente sbocciare e diventare amore dichiarato (l’amore tra loro, o
qualcosa di molto simile, infatti, c’è sempre stato).
Alla fine della
lettura non volevo chiudere il libro, non volevo abbandonare la coppia che
avevo visto crescere e a cui mi ero tanto affezionata. Il finale del libro mi
ha lasciato con un alone di tristezza, per questo e per altri motivi, che
ovviamente non vi svelerò.
Non vi ho
dato alcun dettaglio sulla trama, lo so, ma l’ho fatto: in primis, per non spoilerarvi niente e, in secundis, perché non sono le vicende narrate la parte
fondamentale di questo romanzo, ma sono le emozioni
che esso fa vivere al lettore.
Il mio voto:
★★★★1/2
Quattro stelle e mezzo e non cinque, innanzitutto, perché sono un giudice severo
(imparerete a conoscermi). Come ho ripetuto per tutta la recensione, questo
libro mi ha regalato tanto, ma non riesco a dargli cinque stelle, perché c’è
qualche minuscolo difetto. Inizialmente, infatti, i personaggi – come ho già
detto – non mi entusiasmavano e la lettura procedeva a rilento, perché l’autore,
secondo il mio modesto parere, si è dilungato più del necessario su alcuni
particolari di non grande rilevanza. Ovviamente, però, lo consiglio a tutti, non solo ai romanticoni quindi! Perché non è niente di troppo sdolcinato e
melenso, ma è semplice e vero.
Da questo
romanzo, inoltre, è stato tratto un film. Vi consiglio di vederlo (dopo o
prima di leggere il libro è uguale; io l’ho visto prima e ho comunque assolutamente
apprezzato il romanzo). I protagonisti Dexter ed Emma, in più, sono interpretati
da due bravissimi attori: Jim Sturgess e Anne Hathaway. Lei è una delle mie
attrici preferite e lui ha qualcosa di così affascinante e genuino nella sua
espressione e nel suo modo di recitare che ti porta a voler essere al posto della
Hathaway.
Un’altra sorpresa per voi, l’ultima. Tranquilli non vi annoierò ancora per molto! Volevo solo consigliarvi alcune canzoni da ascoltare durante la lettura di “Un giorno”. Ho scelto le canzoni in base al significato del testo e alle affinità con la storia di Em e Dex, in base alla melodia e alle emozioni (simili a quelle che regala il romanzo) che essa rievoca e anche in base a quello che mi è capitato di ascoltare durante la mia lettura di questo libro.
I titoli che
vi consiglio sono:
“I watched you die
I heard you cry every night in your sleep
I was so young
better than to lean on me
You never thought of anyone else
You just saw your pain
And now I cry in the middle of the night
For the same damn thing
Because of you
I never stray too far from the sidewalk
Because of you
I learned to play on the safe side so I
don't get hurt
Because of you
I try my hardest just to forget
everything
Because of you
I don't know how to let anyone else in
Because of you
I'm ashamed of my life
because it's empty
Because of you
I am afraid
Because of you
Because of you”
“Say
something, I’m giving up on you
I’m sorry that I couldn’t get to you
Anywhere, I would’ve followed you
Say something, I’m giving up on you
I’m sorry that I couldn’t get to you
Anywhere, I would’ve followed you
Say something, I’m giving up on you
And I will
swallow my pride
You’re the one that I love
And I’m saying goodbye”
You’re the one that I love
And I’m saying goodbye”
Cocludo qui (“finalmente!” starete pensando).
Se la recensione vi è piaciuta o anche se non siete d’accordo con me, commentate,
fatemi sapere cosa ne pensate del romanzo. Ci vediamo al prossimo post! :)
Giordana bravissima *-* . Io ho visto solo il film ma mi hai fatto venire voglia di leggere il libro! Mi è piaciuta troppo questa recensione..Brava! :)
RispondiEliminaGrazie, mi fa piacere che ti sia piaciuta (che gioco di parole ahah) Comunque leggilo, perché secondo me merita! :)
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