lunedì 20 luglio 2015

Parole random #1 - Valorizzare

Come già si può intuire dal titolo, oggi voglio inaugurare una rubrica totalmente random. Ho voglia di scrivere, ma non solo su libri e musica. Ho voglia di spaziare anche su altro, di esplorare nuove mete. Spesso però ho bisogno di un input. Non sempre mi vengono idee geniali sulle quali scrivere (non capita quasi mai a dire il vero). Avevo dunque due possibilità: o parlare della mia vita privata, ma non mi sembrava il caso tediarvi con i miei insensati monologhi e in ogni caso se si chiama vita "privata" un motivo ci sarà, o parlare di un argomento random. Mi serviva solo un sito che generasse parole a caso e l'ho trovato (ormai esistono siti per qualunque cosa). In ogni puntata di questa rubrica, che sarà oltre ad argomento casuale anche a cadenza casuale, partirò dunque dalla parola scelta dal sito (o almeno la prima che mi capiti che m'ispiri qualcosa) e sproloquierò su di essa, divagando sicuramente. 


La parola di oggi è: valorizzare. La prima cosa a cui ho pensato non appena ho letto questa parola è stata: valorizzare se stessi. Difatti è importante valorizzare ogni dono che ci offre la vita, bello o brutto che sia, bisogna coglierne il valore e ciò che di meglio esso può trasmetterci. Valorizzare significa, infatti, dare risalto alle qualità di un qualcosa, metterne in luce gli aspetti positivi. E da dove partire a cogliere il meglio se non da se stessi, dall'unica persona che ci farà compagnia per tutta la vita? Non ti piace il tuo naso un po' storto, i tuoi fianchi un po' troppo larghi o il tuo didietro troppo grasso? Non importa. Non guardare ciò che non ti piace, non ti focalizzare solo su quelle, ma fai caso che hai altre mille qualità, ben più importanti di qualche chilo in più. Prendi il meglio di te e mostralo al mondo. E perché no, potresti anche trasformare i tuoi punti deboli nei tuoi punti di forza! 
Guarda Lea Michele - l'attrice che ha interpretato il ruolo di Rachel in Glee - di certo non si può dire che abbia un naso perfetto, per gli standard che ci propinano i media. Lei, tuttavia, non è ricorsa alla chirurgia plastica, nonostante potesse permetterselo, per eliminare questo suo piccolo "difetto", ma al contrario, l'ha fatto diventare ciò che la caratterizza, ciò che la rende diversa. Secondo me, infatti, ciò che ci da valore, che ci valorizza, è la diversità, l'unicità di ognuno di noi. 
Adoro quando la gente mi dice: "Sei diversa", per me è il miglior complimento che possa ricevere. Sono diversa e sono fiera d'esserlo, perché il mio intento è quello di essere me stessa, di realizzare i miei obiettivi, di agire a mio modo, cercando di dare valore a tutto ciò che faccio. Ma essere diversi, non vuol dire fare gli alternativi, tingendosi i capelli di blu o facendosi strani tatuaggi senza significato. Ovviamente se ciò serve ad esprimere il proprio modo d'essere ben venga, ma non lo si faccia perché essere alternativi va di moda, perché in questo modo non si è diversi, ma ci si sta solo uniformando a parte della massa. Essere diversi nel vero senso della parola vuol dire essere se stessi, senza censure, senza paure, senza insicurezze, strafregandosene del parere altrui. Tutto ciò ovviamente nei limiti della legalità e della buona educazione (non vogliamo che qualcuno vada in giro a mandare a quel paese chiunque incontri per strada, solo perché è di cattivo umore, giusto?). 
Che state aspettando allora? Guardate gli aspetti positivi di voi stessi e della vita che conducete. Concentratevi su ciò che di bello possedete, valorizzatelo! Non pensate soltanto a ciò che vi manca. 
E se ancora non vi ho convinti, vi lascio qui il video con il testo della canzone "Qualcosa che non c'è" di Elisa. Ascoltatela, ma soprattutto leggetela, comprendetela e traetene giovamento.



E voi che pensate riguardo a ciò? Vi piace l'idea di questa nuova rubrica? Lasciatemi un commento e fatemi sapere :)

Alla prossima,

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